In Cina, l’uso delle espressioni idiomatiche nel parlato e nello scritto è considerato sinonimo di grandissima cultura. Le espressioni idiomatiche cinesi sono oltre 5.000 e affondano le loro radici in leggende antiche del passato. I proverbi nella contemporaneità cinese sono ancora molto presenti e guidano la sapienza popolare. Tali modi di dire, frasi idiomatiche e proverbi sono diffusi anche nelle altre culture dell’estremo oriente, come la Corea del Sud e il Giappone, anche se in questi Paesi si perde l’uso in quattro caratteri che li rende tipici.
Infatti, ancora oggi risultano utilissime in ogni situazione. Le espressioni idiomatiche più comuni e maggiormente in uso nella società cinese attuale sono i chengyu, in caratteri cinesi 成语. Studiare i chengyu è importantissimo non solo per scopo puramente personale, ma anche perché queste frasi fatte ci fanno ricordare vecchie usanze o abitudini sociali che si sarebbero perse altrimenti nel tempo.
Spesso, i chengyu rimandano a leggende e miti singolari, importanti per la tradizione cinese. Ecco perché quando un cinese ti sentirà usare correttamente uno di questi in una frase, ne sarà positivamente colpito ed esordirà senza dubbio con la frase 你的中文那么好啊!(Nǐ de zhōngwén nàme hǎo a!): il tuo cinese è veramente buono!
Dovete però fare attenzione: utilizzarli correttamente in una frase non è per nulla semplice! Ci vuole un po’ di esperienza e armarsi di tanta pazienza.
I chengyu
I chengyu (成语) sono espressioni idiomatiche classiche generalmente costituite da quattro caratteri che traggono la loro origine dalla lingua classica. Sono costruzioni fisse, non è dunque possibile spostare fra loro gli elementi che le costituiscono.
Vediamone insieme qualcuno fra i più comuni!
塞翁失马 Sàiwēngshīmǎ: non tutto il male viene per nuocere. La leggenda di questo chengyu è spiegata nel videoqui sotto (è in cinese, ma potete mettere i sottotitoli qualora necessario). Per esempio: 昨天马克丢了他的手机,今天他在路上找到了五百欧元,这可真是塞翁失马啊! Zuótiān mǎkè diūle tā de shǒujī, jīntiān tā zài lùshàng zhǎodàole wǔbǎi ōuyuán, zhè kě zhēnshi sàiwēngshīmǎ a! Ieri Marc o ha perso il suo telefono, oggi per strada ha trovato 500 euro, questa è veramente una benedizione sotto mentite spoglie!
班门弄斧 Bānménnòngfǔ: ostentare la propria capacità davanti ad un esperto. Letteralmente: maneggiare o giocherellare con l’ascia davanti a Ban, dove Ban 班 si riferisce a Lu Ban, il maestro dei carpentieri. Per esempio: 我真的讨厌那些在我们公司的经理面前班门弄斧的人。Wǒ zhēn de tǎoyàn nàxiē zài wǒmen gōngsī de jīnglǐ miànqián bānménnòngfǔ de rén. Odio quelle persone che fanno i sapientoni davanti al direttore della nostra azienda. Può anche essere usato con un tono di modestia. Per esempio: 在你面前班门弄斧,太不好意思了!Zài nǐ miànqián bānménnòngfǔ, tài bù hǎoyìsile! Sono così dispiaciuto di avere ostentato le mie capacità davanti a te (esperto)!
张冠李戴 Zhāngguānlǐdài : attribuire qualcosa alla persona sbagliata. Letteralmente: Li indossa il capello di Zhang e va ricordato che Li e Zhang sono due cognomi cinesi molto diffusi in Cina.
独一无二 Dúyīwú’èr: unico nel suo genere, inimitabile. Per esempio: 这本书可真是独一无二的。Zhè běn shū kě zhēnshi dúyīwú’èr de. Questo libro è davvero unico!
数一数二 Shǔyīshǔ’èr: essere considerato il migliore. Per esempio: 这部电影可真是数一数二的。Zhè bù diànyǐng kě zhēnshi shǔyīshǔ’èr de. Questo film è davvero il migliore!
成千上万 Chéng qiān shàng wàn: migliaia
四海为家 Sìhǎi wéi jiā: trovarsi a casa in ogni posto.
滥竽充数 Lànyúchōngshù: utilizzato per descrivere e indicare persone che non possiedono veri e propri talenti. Se però lo usiamo per descrivere noi stessi, assume un carattere molto modesto. Per esempio: 我不会唱歌,我在这儿只是滥竽充数。Wǒ bù huì chànggē, wǒ zài zhè’er zhǐshì lànyúchōngshù. Non so cantare, sono qui solo per occupare un posto vacante (qui è con tono chiaramente modesto).
狗仗人势 Gǒuzhàngrénshì: Un termine dispregiativo per descrivere le persone che usano il potere per avvantaggiarsi degli altri. Per esempio: 你不要狗仗人势,我不怕你。Nǐ bùyào gǒuzhàngrénshì, wǒ bùpà nǐ. Non fare il bulletto, non ho paura di te!
狼心狗肺 Lángxīngǒufèi: Per descrivere una persona ingrata. Per esempio: 我帮助了他,他却反过来害我,真是狼心狗肺。 Wǒ bāngzhùle tā, tā què fǎn guòlái hài wǒ, zhēnshi lángxīngǒufèi. L’ho aiutato e lui mi ha arrecato danno, è veramente un ingrato!
Perchè i proverbi nella contemporaneità cinese sono così amati
I chengyu sono quindi amati nella società cinese contemporanea per la loro musicalità, ritmicità e per la loro struttura a quattro caratteri, facilissima da ricordare. Oltre a questo, sono considerati un eccellente biglietto da visita nelle più svariate occasioni, occasioni che possono essere formali (magari mentre si sta parlando con il direttore di un’azienda importante, inserire un chengyu nel discorso ti farà fare una bellissima figura). Anche in situazioni non formali è utile: parlare con un anziano trovato a caso negli hutong, i vicoli di Pechino, e sfoderare un chengyu è una buonissima occasione per far vedere che ne sai!
Su Youtube è pieno zeppo di video sulle leggende della gran parte dei chengyu tutt’ora in uso. Solitamente, sono quasi tutti video per bambini e questo vi dovrebbe far capire ancora una volta quanto sia considerato importante esserne a conoscenza. Insomma… più chengyu sai (e sai anche usare), meglio è!
Una benedizione sotto mentite spoglie
Studiare i chengyu è molto divertente! Non vi andrebbe di scoprirne altri?
Trovate qui sotto un esempio che spiega la leggenda del chengyu 塞翁失马 Sàiwēngshīmǎ (Non tutto il male viene per nuocere o benedizione sotto mentite spoglie, letteralmente Sai Weng perse il suo cavallo).
Fonti per proverbi nella contemporaneità cinese
HYDCD
Modi di dire cinesi, di Federica Crepaz
La saggezza del popolo coreano nei suoi proverbi di Giada Cecco
Se siete interessati al tema, su Amazon potete trovare tantissimi libri di chengyu, uno fra questi molto buono è quello della HOEPLI, Impariamo i proverbi cinesi
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