
Le hanok sono le case tradizionali coreane. Le loro prime tracce risalgono all’epoca Joseon (XIV° secolo) e sopravvivono fino alla guerra di Corea (1950-53), dove molte sono distrutte nei bombardamenti. Nel dopoguerra si opta per una modernizzazione del paese per cui molte hanok sono sostituite da moderne case in stile occidentale.
Tuttavia in questi anni vi è una riscoperta e una rivitalizzazione della cultura antica, per cui le hanok stanno lentamente tornando al loro splendore di un tempo. Le nuove case tradizionali sono usate sia come dimore, allestite con tutti i comfort moderni, sia come hotel o guesthouse che attirano nutriti gruppi di turisti curiosi.

ETIMOLOGIA
Nonostante le hanok siano comparse diversi secoli fa, il loro nome è recente. Infatti il termine hanok (한옥) è coniato nel 1908 ed entra definitivamente nel vocabolario coreano nel 1975. La parola è composta da due parti: han che significa Corea e ok che sta per casa, dimora. L’insieme risulta essere letteralmente ‘casa coreana’ o ‘casa in stile coreano’.
Nel dizionario Samsung troviamo che la sua definizione è:
“l’opposto di una casa funzionale e sofisticata occidentale.”
CARATTERISTICHE
Si costruiscono con i materiali tradizionali: legno, argilla e pietra. Inoltre sono su un piano solo con annesso giardino o cortile.
Le hanok si dividono in tre tipologie fondamentali in base al tipo di tetto:
- Choga: con tetto di paglia;
- Nawa: con tetto di scandole;
- Giwa: con tetto di tegole.
COSTRUZIONE
Prima di costruire una hanok se ne progetta la planimetria in base al fengshui. Solitamente la planimetria varia in base al luogo in cui si costruisce la casa e in particolare se ci si trova al nord, al sud o nelle isole.
Le hanok del nord dispongono i propri locali a quadrato intorno al salone, in modo da proteggerlo dal freddo del rigido inverno coreano. Inoltre sono dotate dell’ondol, un sistema di riscaldamento del pavimento alimentato da stufe a legna.

Le hanok del sud invece sono costruite seguendo una forma a L, per favorire la circolazione dell’aria. Al contrario delle dimore del nord esse erano dotate di pavimenti il legno detto maru che preservava il fresco d’estate. Nelle isole avevano muri e recinzioni di roccia vulcanica e tetti in paglia legati da corde per resistere ai forti venti.
Le case nobiliari invece si componevano di più edifici costruiti intorno a un cortile interno centrale. In aggiunta avevano una disposizione più precisa dei locali, sottolineata dalla divisione tra interno ed esterno. Solitamente gli alloggi che davano sul cortile interno erano riservati alle donne e ai bambini, mentre gli alloggi che davano sulle mura di recinzione erano destinate agli uomini.
LE HANOK PIU’ FAMOSE
Alcuni quartieri dove le hanok non sono state demolite sono diventati delle popolari mete turistiche: tra essi figurano i villaggi hanok di Bukchon e Namsangol a Seoul e quelli di Hahoe ad Andong e di Yangdong a Gyeongju, designati patrimoni dell’UNESCO.

FONTI sulle Hanok: le dimore tradizionali
Nomadic Perception, Luca Sartor, HANOK – 한옥: LE AFFASCINANTI CASE TRADIZIONALI COREANE!
Viaggiare Comunque, Viaggiare Comunque Staff, HANOK: LA CASA TRADIZIONALE COREANA
Visitkorea, Visitkora’s staff, Hanok Stories
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