Lavoro in Corea del Sud, ecco quello che devi sapere
Il panorama occupazionale, specie in Italia, ha conosciuto nell’ultimo periodo una fase altalenante: prima di flessione negativa a causa anche della pandemia e poi maggiormente positiva con una risalita della curva lavorativa. In tanti preferiscono tuttavia abbandonare la terra natia per volare all’estero e conoscere realtà più floride sul piano professionale. Una di queste è rappresentata dalla Corea del Sud, nuova frontiera del lavoro tutta da scoprire. Andiamo per tanto a vedere quali sono le possibilità offerte da questo territorio dell’Oriente e tutto ciò che occorre sapere in merito.
C’è lavoro in Corea del Sud per italiani?
Partiamo nella nostra disamina da una questione cruciale: ossia c’è realmente lavoro in Corea del Sud? La risposta è sì, ma allo stesso tempo è fortemente legata a determinati settori dell’impiego. Infatti la recente crescita economica di questo Paese orientale è stata possibile grazie ad alcune categorie produttive in particolare: il turismo e la ristorazione. Due elementi che accomunano lo sviluppo di un numero sempre crescente di stati mondiali. Questo perché i suddetti settori non conoscono mai povertà o carenza, ma al contrario restano per lungo tempo sulla cresta dell’onda. Anche in Corea del Sud, dunque ristoranti, alberghi e strutture similari sono quelle che offrono la maggiore possibilità di lavorare. Diverse le figure professionali coinvolte: dal cameriere al receptionist, passando per gli addetti alla pulizia delle camere piuttosto che i direttori di sala o chef. Insomma la gamma occupazionale è ampia e varia a seconda anche dell’esperienza posseduta in contesti analoghi. A seguire poi la ristorazione e l’ambito turistico alberghiero, vi sono poi le categorie farmaceutiche, industriali e delle telecomunicazioni. Anche l’Oriente, infatti, sta sviluppando sempre più la propria caratterizzazione tecnologica e produttiva che permea anche sfere parallele come l’automotive e il navale.
Come trovare lavoro in Corea del Sud
Dopo aver passato in rassegna le principali categorie professionali in cui è possibile trovare lavoro in Corea del Sud, vediamo ora come trovarlo nel concreto. Quali sono gli strumenti utili per reperire un impiego in questa specifica zona geografica orientale. Prima di tutto occorre tenere in considerazione due elementi: il visto e il permesso post pandemia. Per ciò che concerne il visto vi sono varie categorie a seconda della tipologia di lavoro ricercata (lungo o breve termine e così via) e del settore di appartenenza (insegnante piuttosto che ingegnere etc.). Dopodiché ai fini dell’ottenimento occorre presentare domanda in ambasciata e presentare alcuni documenti: anagrafici, legati al lavoro da svolgere in loco e non solo. Il permesso Covid, nonostante il superamento del periodo pandemico, è ancora necessario per una questione di sicurezza. Detto questo, è possibile trovare la posizione occupazionale di preferenza tramite i classici portali di lavoro online con ricerca mirata se si ha già un’idea della figura da ricoprire.
Dove consultare le offerte di lavoro in Corea del Sud?
Dopo aver affrontato la questione legata ai visti e ai profili maggiormente attenzionati in Corea del Sud, vediamo ora dove consultare le offerte di lavoro. Vi sono vari portali online che danno questa possibilità, da più conosciuti a livello internazionale come Indeed a quelli più settoriali come WeXpats Jobs. Una piattaforma che permette di visionare tutte le proposte riguardanti Seoul e Corea del Sud. Dunque un sito maggiormente indicato per chi vuole effettuare ricerche mirate rivolte proprio a questa zona geografica.
Come si ottiene il visto di lavoro in Corea del Sud?
Prima abbiamo accennato al visto e alla sua importanza in ottica di ricerca del lavoro. Questi è fondamentale quando bisogna recarsi all’estero come nel caso della Corea del Sud, dove sono solitamente disponibili circa 500 visti annuali per occupazioni a titolo temporaneo. Tale documento si ottiene mediante domanda presentata all’ambasciata previa raccolta di specifici documenti. Essi sono di carattere anagrafico, come la tessera d’identità, passaporto con validità di almeno sei mesi, fototessera, curriculum, biglietto aereo, lettera dell’azienda presso cui si andrà a svolgere un dato lavoro, contratto di lavoro. Una serie di documenti, dunque, essenziali per far sì che la domanda possa essere accolta ed ottenere per tanto il visto necessario per svolgere un impiego in Corea del Sud.
Quali sono i lavori più pagati in Corea del Sud?
Passiamo poi ad un’altra tematica di grande interesse per coloro che ricercano lavoro in Corea del Sud: ossia quali sono le mansioni maggiormente redditizie. Quelle che pagano di più, per dirla in parole povere, e consentono quindi un sostentamento migliore. Esse concernono soprattutto la sfera tecnologica ed informatica, con figure professionali quali i programmatori Java, o gli ingegneri elettrici, che percepiscono uno stipendio annuo che spazia dai 24.000 ai 47.000 euro. Insomma dai circa 1.200 euro mensili, fino al tetto massimo di 3.900 euro al mese. Certo, bisogna sempre considerare che si va in un altro stato dove le leggi potrebbero essere molto diversi. Basti pensare ai siti con le migliori scommesse online: in Italia è vietata ogni forma di pubblicità mentre nello Stato asiatico c’è una legislazione diversa dove, magari, ci sono delle offerte di lavoro molto interessanti.
Non male affatto, se si pensa alla retribuzione nostrana o la si rapporta ad altre buste paga estere.
Quante ore si lavora in Corea del Sud?
Altro aspetto degno di nota in fatto di lavoro in Corea del Sud è quello che interessa le ore di impiego richieste. Si tratta di 40 ore settimanali a cui vanno aggiunte altre 12 ore di straordinario. Insomma una media aderente a quello che è il contesto occupazionale generale nel mondo, anche se alcune categorie lavorative in Oriente spesso eccedono e di molto tale fascia oraria. Non a caso i sudcoreani sono la popolazione con un tempo di impiego maggiore che supera la media dei Paesi Ocse.
Quanto si guadagna in Corea del Sud?
In ultimo riprendiamo il discorso legato al guadagno derivante dal lavoro in Corea del Sud prima accennato con una panoramica superficiale. Abbiamo visto infatti lo stipendio annuale e mensile maggiormente remunerativo per le categorie informatiche o ingegneristiche ed elettroniche. Ma di fianco a queste ne esistono altre, legate al settore ristorativo, turistico o farmaceutico, per fare degli esempi, dove la retribuzione non è di certo dello stesso livello (di 1.000 euro di media). Dipende insomma, come per tutti i luoghi del mondo, dalla categoria occupazionale presa in esame, poiché ad essa è strettamente correlato il salario.
Naturalmente per lavorare in Paesi così lontani e diversi bisogna sapere parlare la lingua e conoscere la cultura, non è mai da sottovalutare la barriera linguistica se non si è portato avanti un adeguato percorso di studi!