Cart: film sud-coreano per i diritti sul lavoro

Cart: film sud-coreano

Cart è un film sudcoreano diretto da Boo Ji-Young e girato nel 2014. Il film ha fatto la sua prima apparizione al Toronto Film Festival nel 2014 e nel novembre dell’anno successivo è proiettato alla Muestra del Cine Coreano di Madrid .

La pellicola è in gran parte ispirata da un incidente del 2007 in cui ‘Homever’, una catena di supermercati di proprietà di E-Land Group, ha licenziato i lavoratori part-time, di cui la maggior parte erano donne, per sostituirle con lavoratori esterni che costituiscono manodopera a basso costo. Tutto questo al fine di evitare una nuova legge che richiedeva che ai dipendenti temporanei fossero dati contratti permanenti. I dipendenti licenziati e i sindacati scioperarono davanti al supermercato per 512 giorni, finché la questione non fu risolta con alcuni dipendenti reintegrati.

Il film rappresenterà quindi una forte critica sociale contro lo sfruttamento e le cattive condizioni dei lavoratori coreani. Inoltre è un’importante voce dell’emancipazione femminile che si batte contro il forte sessismo presente in Corea. Infatti, nel mondo del lavoro, le donne sono pagate di meno a parità di lavoro svolto e posizione occupata, in quanto appartenenti al gentil sesso.

L’importanza del titolo

Il titolo inglese “Cart” con cui il film è conosciuto all’estero può essere tradotto come “carrello del supermercato” e si riferisce ai carrelli che si vedono nel film: i simboli della lotta dei protagonisti contro lo sfruttamento del lavoro. Infatti essi rappresentano il supermercato dove si svolge la maggior parte degli eventi e anche le “armi” con cui i lavoratori si difendono dalla polizia che cerca di mettere fine al loro sciopero.

La famosa scena dei carrelli, dalla quale il film prende il nome
La famosa scena dei carrelli, dalla quale il film prende il nome

la Trama di Cart: film sud-coreano

La protagonista Sun-Hee è una donna che lavora in un supermercato con un contratto temporaneo come cassiera. Anche se ha una situazione lavorativa difficile, è una donna allegra, positiva, precisa e molto impegnata nel suo lavoro. Un giorno lei e le sue colleghe ricevono la notizia che presto saranno tutte licenziate senza motivi validi.

Le donne formano un sindacato per lottare per i loro diritti e lei viene eletta tra le rappresentanti sindacali del gruppo, il cui compito è quello di negoziare personalmente con i datori di lavoro. Poiché i loro datori di lavoro non vogliono negoziare con loro, visto che assumerle a tempo indeterminato sarebbe economicamente svantaggioso per l’azienda, le lavoratrici decidono di entrare in sciopero. La protesta ha successo e altri lavoratori si uniscono alla lotta, che la polizia cerca di fermare in modo violento. Alla fine alcune delle donne ottengono indietro il loro posto ma alle stesse condizioni dei lavoratori esterni, mentre altre non accettano le nuove condizioni disumane stabilite dal supermercato e continuano a lottare per i loro diritti.

i Personaggi

Sun-Hee è la protagonista ed è una donna molto impegnata nel suo lavoro, rimane sempre ottimista e sprona le sue colleghe a lottare. Nonostante la sua passione nel lavoro ha una vita privata molto complicata, infatti il marito è spesso assente e lei porta avanti la famiglia da sola. Questo mette in crisi la sua relazione con i figli che le recriminano di essere assente nella loro vita e di non tenere a loro.

La protagonista e il figlio maggiore
La protagonista e il figlio maggiore

Tae-young è il figlio adolescente del protagonista. Sperimenta anche lui lo sfruttamento del lavoro, quando lavora part-time in un negozio e il suo datore di lavoro non vuole pagarlo. Questo fatto gli fa capire le difficoltà di sua madre e rafforzerà il rapporto madre-figlio che si era deteriorato a causa dell’assenza della donna.

Hye-mi è una collega della protagonista e diventa una delle rappresentanti del sindacato. E’ una madre single e per questo è una delle prime donne che decide di riprendere il suo lavoro, nonostante le nuove condizioni siano peggiori di quelle di partenza.

Dong-joon è uno dei vicedirettori del supermercato, che decide di unirsi alla lotta delle donne perché è un uomo sensibile alle ingiustizie. Tuttavia la sua determinazione gli causerà diversi problemi con la polizia, che lo arresta per aver colpito il suo dirigente del supermercato.

Il cast del fim: Hye-mi e Dong-joon sono alla sinistra della protagonista, abbracciata al figlio
Il cast del fim: Hye-mi e Dong-joon sono alla sinistra della protagonista, abbracciata al figlio

I Temi principali

Tre sono i temi principali spiccano nel film:

A. Lo sfruttamento del lavoro: le cassiere nel film lavorano per molte ore e gli viene anche chiesto di fare gli straordinari, spesso non retribuiti. In Corea la settimana lavorativa è di 69 ore, con un salario minimo di 650 euro. In confronto alle 48 ore che costituiscono la settimana lavorativa in Italia, risulta essere molto più dura e impegnativa. Solo nel 2018 il governo sudcoreano ha approvato una legge che riduce l’orario minimo di lavoro a 52 ore, aumenta il salario minimo a 1000 euro e vieta di fissare i salari in base al sesso del lavoratore. La legge è stata percepita come necessaria dai cittadini per migliorare la qualità della vita e del lavoro.

B. Le cattive condizioni lavorative: la pellicola si fa vettore di denuncia anche di questo importante tema sociale. Come si può vedere, i lavoratori operano in un clima che può essere definito disumano e sono trattati quasi come se fossero schiavi, in quanto vengono totalmente sottomessi alle pretese della clientela. Se i dipendenti non soddisfano i clienti sono minacciati con il licenziamento e spesso sono costretti a porgere lettere di scuse a chi si lamenta di loro.

C. Come il lavoro influenza le situazioni familiari: il lavoro causa diversi problemi alle donne. Per esempio, la protagonista a causa del suo lavoro trascura i figli, i quali sentendosi abbandonati dalla madre si comportano in modo impertinente e irrispettoso, soprattutto il figlio maggiore.

Vediamo anche il dramma della madre single Hye-Mi che è costretta a rinunciare ai suoi diritti per mantenere il suo giovane figlio, sottolineando la mancanza di leggi che proteggano adeguatamente le madri lavoratrici.

FONTI su Cart: film sud-coreano

helloasia!, Film of the Week: Cart (Korea, 2014) is just as likely to pull a tear as to lift your spirits , di Erin Smith
Screenanarchy, Toronto 2014 Review: CART, Women’s Rights Take Center Stage In Social Drama, di , Pierce Conran
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