Per gli amanti della storia della Corea del Sud, una delle tappe certamente più consigliate è il palazzo dell’est: Changdeokgung, uno dei cinque della dinastia Joseon.
Un po’ di storia del palazzo dell’est Changdeokgung
Il palazzo risale al 1405, costruito su volere del terzo regnante della dinastia Joseon (조선, 1392-1897), il re Taejong (1367-1422). I numerosi palazzi della città di Seoul furono tutti bruciati e distrutti durante l’invasione dei giapponesi nel 1592, negli anni del regno di Toyotomi Hideyoshi, e il palazzo di Changdeokgung fu il primo di esse ad essere ricostruito nel 1610. Da quel momento, esso divenne il palazzo principale per circa 270 anni, luogo in cui vissero ben tredici re.
Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997, il palazzo è oggi considerato un capolavoro dell’architettura dei palazzi coreana, di cui una delle caratteristiche principali è il fatto che gli edifici sono in perfetta armonia con l’ambiente naturale. Inoltre, Changdeokgug è il palazzo risalente alla dinastia Joseon meglio conservato della contemporaneità, dove le più alte cariche dello stato hanno discusso importanti questioni riguardanti il regno e dove ha abitato la famiglia reale.
La struttura e gli edifici principali
Caratteristica principale del palazzo è che è stato costruito in modo che fosse in perfetta armonia con la natura e, quindi, i suoi edifici fossero perfettamente in linea con l’ambiente circostante, adattandosi ad esso anche per preservarlo.
Composto da tredici edifici e un totale di ventotto padiglioni sparsi per i vari giardini, il palazzo occupa circa quarantacinque ettari di terreno. Inoltre, esso fu costruito tenendo conto dei principi del Feng Shui, con gli edifici orientati verso sud.
Il Donhwamun è sicuramente uno degli edifici principali, la porta principale del palazzo. Costruita nel 1412, essa fu danneggiata durante l’invasione giapponese per poi essere ricostruita nel 1608. Oggi è caratterizzata da un padiglione su due livelli e contiene una campana in rame.
Altre costruzioni importanti sono il ponte di Geumcheongyo, il ponte più antico di tutta Seoul, risalente al 1411, e la sala Injeongjeon. Quest’ultima è la sala del trono del palazzo, luogo dove avvenivano cerimonie ed eventi rilevanti come l’incoronazione del re e gli incontri con gli inviati stranieri. Costruita nel 1405, venne ricostruita nel 1610 sempre a causa della sua distruzione durante l’invasione del 1592.
Altri edifici degni di nota sono la sala Seonjeongjeon (ufficio dei funzionari), la sala Daejojeon (residenza ufficiale della regina), il padiglione Juhamnu dove vi sono le biblioteche reali e, infine, la sala delle udienze chiamata residenza Yeongyeongdang.
Il giardino Huwon
Assolutamente da vedere è il giardino posteriore del palazzo, costruito in origine solamente per l’uso della famiglia reale. Qui vi troviamo un laghetto con dei fiori di loto e numerose specie di alberi e fiori. Vi era anche una zona chiamata Geuwon, il giardino proibito destinato all’esclusivo uso del re.
Fonti per il palazzo di Changdeokgung
Cultural Heritage Administration, Royal Palaces and Tombs Centre, Changdeokgung Palace Management Office, Introduction
MARCOTOGNI.it, Palazzo di Changdeokgung di Marco Togni