Lee.K: l’illustratore che crea emozioni in un mondo bianco e nero

Lee.K: l’illustratore che crea emozioni

Lee.K è un artista sudcoreano avente la propria base operativa nella città di Seoul. Lee.K: l’illustratore che crea emozioni è specializzato in ritrattistica e di conseguenza i suoi lavori si focalizzano sui volti umani e sulle emozioni che in essi si possono cogliere.

Un’ammirazione innata per l’arte

Fin dalla giovane età, Lee.K ha sempre provato un forte sentimento di amore ed ammirazione per l’arte. Pur non essendo uno studente alquanto illustre, quasi per casualità frequentò un liceo artistico e fu proprio in quel momento che cominciò a produrre arte seriamente. Pur non possedendo un talento ed una predisposizione innati, grazie al duro lavoro, alla sua passione per la pittura e alla determinazione è riuscito ad arrivare al livello attuale. Conquistò il primo premio della sua vita proprio grazie all’arte.

Si laureò in pittura e in seguito pensò a lungo e dettagliatamente alla specializzazione da intraprendere, poiché il suo interesse non verteva solo sulla pittura, bensì anche su altri aspetti quali il visual design e l’illustrazione.

Lee.K ha sempre mirato ad ampliare la propria prospettiva ed ad oggi non si è mai pentito della propria scelta di diventare un artista e continua a vivere con il desiderio e la speranza per questo lavoro.

Lee.K: l’illustratore che crea emozioni
Le emozioni possono essere trasmesse anche usando i colori del bianco e del nero
Lee.K: l’illustratore che crea emozioni usando materiali diversi

Lee.K sostiene che la base della sua arte è cercare una varietà di espressioni attraverso e grazie a materiali diversi. La chiave delle sue opere, come già detto precedentemente, è data dalla rappresentazione delle emozioni umane. Il suo obiettivo principale è quello di mostrare, attraverso le immagini, le proprie preoccupazioni per il lato oscuro intrinseco nell’uomo. Sostenendo che le immagini in bianco e nero hanno, di base, la capacità di far risultare attraenti anche gli aspetti negativi e meno apprezzabili dell’essere umano, egli adopera materiali a bassa intensità come matite e carboncini per raggiungere al meglio il proprio scopo.

Con l’utilizzo di combinazioni principalmente di carboncino, matita ed inchiostro, crea ritratti incredibilmente dinamici. L’artista sovrappone sottili linee di contorno incrociate su ampie strisce di carbone per creare capelli, zigomi, nasi e occhi ricchi di un forte senso di vita. Il vantaggio di questa sua originale tecnica sta nel riuscire a massimizzare la natura fisica di ogni materiale, senza comprometterla in alcun modo.

la negazione del linguaggio attraverso la distorsione della bocca

Come si può notare, una caratteristica presente nella maggioranza dei ritratti da lui creati è l’assenza o la distorsione dell’immagine della bocca. Proprio questo elemento di alterazione della forma della bocca nei suoi lavori viene definito con il termine di “Negazione del linguaggio”.

Sul sito ufficiale di questo artista è possibile trovare la seguente frase:

“Non voglio rispondere alle domande indelicate nel mondo. Questa è una delle ragioni per cui non disegno le bocche”.

Lee.K

La bocca rappresenta, senza alcun dubbio, l’unica parte del corpo umano in grado di comunicare attraverso il linguaggio. Proprio per questa ragione si rivela in grado di controllare, in modi diversi e vari, i sentimenti. Lee.K basa, quindi, la propria produzione artistica su di una sua personale idea secondo la quale le proprietà della bocca implicano la perdita di sentimenti, la carenza di comunicazione, equivoci e cuori spezzati proprio a causa del linguaggio. I sentimenti e le emozioni provate dall’artista nel corso della propria vita sono accumulati e rappresentati nella mancanza della bocca nei ritratti da lui prodotti.

La glorificazione delle emozioni

Un’altra citazione, presente nel suddetto sito, recita:

“Dolore che non può essere raccontato, dolore che non possiamo dire. Glorificare il sentimento di una persona che sperimenta una rabbia estrema con la metafora di una statua di gesso”.

Lee.K

Ancora una volta, nella figura del calco di gesso indurito possiamo trovare implicata l’esistenza negata del linguaggio. Attraverso la statua in gesso, Lee.K vuole visualizzare e glorificare tutte le emozioni che le persone reali provano, ma allo stesso tempo non potrebbero mai condividere. Attraverso le emozioni dell’artista, che egli imprime nelle sue tele, è tempo di entrare in sintonia con il dolore di persone famose e la profonda tristezza che non può essere raccontata. Questo, ad esempio, è ammirabile nell’opera “Untitled#710_Pen on Paper_2018”, rinvenibile all’interno del portfolio presente sulla pagina ufficiale dell’artista, in cui Lee.K ha ritratto Jimin della boyband BTS la quale rappresenta, come egli stesso ha ammesso, una delle sue muse ispiratrici.

l’importanza del contatto con le persone

Un elemento che rende innovativo il lavoro di questo artista è la sua volontà di interagire con le persone, potendo comunicare con esse alla pari, se non addirittura dal basso verso l’alto. Egli, non solo tramite i social che attualmente costituiscono la base della sua popolarità a livello mondiale (con 383.000 seguaci su Instagram, a giugno 2021), ma anche avendo conversazioni di persona, condivide con il mondo il proprio lavoro. Spesso nei suoi account social è possibile ammirare come le sue opere nascano e seguire i passaggi che portano all’ultimazione del lavoro.

Il sogno più grande di Lee.K, l’obiettivo ultimo della sua esperienza artistica, è quello di riuscire un giorno ad organizzare una mostra privata in una galleria d’arte a New York o Chicago. E noi ci auguriamo che il desiderio di questo artista talentuoso, in futuro, possa diventare una realtà.

FONTI

Intervista a Lee.K su VoyageChicago
Sito ufficiale e pagina Instagram ufficiale di Lee.K

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