Parliamo di K-Animation: L’inizio di una breve Storia dell’animazione coreana negli anni ’50 e ’60 per capire il suo sviluppo.
Gli anni ‘50: le origini della K-Animation
Prima della metà degli anni ’50 il mercato coreano era dominato dal lavoro d’animazione importato dagli Stati Uniti (Disney) e dal Giappone. Dalla metà degli anni ’50 compaiono i primi lavori animati nella forma di pubblicità, della durata di circa 1 minuti. Una delle più conosciute pubblicità di quell’epoca è quella per il Jinro Soju (uno dei più famosi alcolici coreani), creata in stile di completa animazione imitando i lavori della Disney. Girata con 24 fotogrammi al secondo e adottando la nuova tecnica di pre-registrazione, attraverso la quale i movimenti labiali dei personaggi coincidevano con le battute che dicevano. La pubblicità è ancora visibile su YouTube:
Nel 1961 una storia sperimentale di 5 minuti, “Il grillo e la formica”, dalla favola di Esopo, viene prodotta a colori in 35 millimetri. Dopo di questa usciranno altri cartoni animati fatti in Korea, basati su racconti popolari. In quel periodo, l’ambiente non era favorevole alla produzione di animazione. Uno dei problemi era la mancanza di celluloide, che era spesso ripulita e riciclata. Sebbene la qualità dei cartoni animati coreani sviluppati in quel periodo non fosse paragonabile a quelli Disney e giapponesi, aiutarono a sviluppare le abilità artistiche e tecniche locali per la creazione di lavori animati, e posero le fondamenta per l’industria dell’animazione coreana.
Gli anni ’60: il decollo dell’animazione coreana
Il 1967 fu un anno importante per i cartoni animati coreani, dato che un numero di opere definibili “prime” uscì in quell’anno.
Il primo lungometraggio d’animazione coreano, Hong Gil-Dong, apparve nel gennaio del 1967, e fu un enorme successo al botteghino. Questo cartone animato era basato sulla storia di un eroe coreano, Hong Gil-Dong (la versione coreana di Robin Hood). Un breve pezzo è visibile su YouTube:
Heungbu and Nolbu, il primo lungometraggio d’animazione in stop-motion coreano, uscì nei cinema nel giugno del 1967. La storia era basata sul racconto tradizionale di due fratelli, uno povero ma gentile e l’altro ricco ma egoista e crudele.
La Storia dell’animazione coreana negli anni ’50 e ’60 continua…
Nell’agosto del 1967 Hopi and Chadol Bawi, sequel di Hong Gil-dong, fu creato. La storia parlava di due personaggi secondari dal fumetto e dal cartone su Hong Gil-dong: il giovane branditore d’ascia Chadol Bawi e il ladro solitario con un potenziale per il bene soprannominato Hopi. Dato che era un cartone, questo film conteneva molti elementi difficilmente rappresentabili sullo schermo, come la battaglia con il Goblin King volante e i lupi. Questo cartone animato è stato il primo ad essere esportato all’estero, fu proiettato in Tailandia e al terzo Festival dei Film per l’infanzia di Teheran, in Iran.
Dopo i lavori menzionati uscirono altri cartoni animati, basati soprattutto su tradizionali racconti popolari coreani o su famose opere di letteratura (ad esempio L’isola del tesoro di Rober Lewis Stevenson). Questi aiutarono a richiamare un pubblico più vasto, assicurandone il successo sul mercato.
Fonti:
Kalbi Chiu, Korean Culture Blog
Korean Culture and Information Service, K-Animation: Befriending Children All Over the World, Republic of Korea, 2013
Thomas Giammarco, “A Brief History of Korean Animation – Part II 1967-1972: The First Wave“, Koreanfilm.org, 2006-01-29
Thomas Giammarco, “A Brief History of Korean Animation – Part I: The Early Years“, Koreanfilm.org, 2005-10-30
Webtoons e webcomics coreani
[…] By Silvio Franceschinelli Manwa & Animazione 6 Maggio 2020 […]
[…] futuri. La Storia dell’animazione coreana nel 21° secolo si erge sulle fondamenta gettate con i primi cartoni animati degli anni ’50 e ’60, e continuerà a crescere […]
[…] storia dell’animazione coreana negli anni ’50 e ’60 Storia dell’animazione coreana negli anni ‘70 Animazione coreana negli anni ’80 e ‘90 Storia […]